12 Giugno 2017

Luciano Monosilio, un giovane provocatore con la voglia di sperimentare.

Un elogio alla pasta quello di Luciano Monosilio, chef del Pipero di Roma. Un giovane “provocatore” – classe 1986 -con la voglia di sperimentare. Tre assaggi di pasta, viaggi di concetto e di stile.

È partito dal passato (si fa per dire) con uno spaghetto con aglio stufato, paprika dolce affumicata ed olio evo, su cui è stato adagiato sul finire una salsa di prezzemolo e pinoli ed uova di pesce volante.

Luciano Monosilio ad LSDM10. foto di Francesca Massa.

Luciano Monosilio ad LSDM10. foto di Francesca Massa.

Nel secondo piatto la pasta non è più stata un nastro trasportatore del sugo, ma ingrediente al pari degli altri. Qui il fusillo è stato accompagnato da due salse ottenute con Corbarini e San Marzano, finito da una lastra di pomodoro.

Il secondo piatto di Luciano Monosilio per LSDM10. Foto di Francesca Massa.

Il secondo piatto di Luciano Monosilio per LSDM10. Foto di Francesca Massa.

A chiudere il trittico una provocazione, una riflessione sul futuro della pasta: un impasto ottenuto con l’aggiunta di insetti, in particolare grilli.

Accompagnata dalla spungola, le interiora di maiale e la confettura di lattuga di mare ha dimostrato che solo chi conosce bene la regola può infrangerla e Luciano Monosilio conosce certamente le regole della buona pasta.

Il terzo piatto di Luciano Monosilio per LSDM10. Foto di Francesca Massa.

Il terzo piatto di Luciano Monosilio per LSDM10. Foto di Francesca Massa.

Nelle sue creazioni gli accostamenti sono sempre forti e riconoscibili, “e se piace piace, altrimenti ce ne faremo una ragione”. Una conferma di un approccio che non si piega, ma guarda avanti senza tentennamenti.

di Antonella Petitti.

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