9 Giugno 2017

Kobe Desramaults: il ritorno all’essenziale.

Provate a pensare a una cucina che estragga i sapori dagli ingredienti senza l’urgenza di aggiungere niente, una cucina che punti a far crescere il territorio attraverso l’uso costante e consapevole dei migliori prodotti locali: ecco che avrete centrato il modo di esser chef di Kobe Desramaults.

Chiuso a fine 2016 il suo In De Wulf, e pronto a imbarcarsi in un nuovo progetto gastronomico nel cuore della cittadina di Ghent, nelle Fiandre, Kobe sbarca a LSDM a chiudere i lavori della seconda giornata in sala Blu e più in generale quelli della decima edizione.

Kobe Desramaults ad LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Kobe Desramaults ad LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Nei suoi buoni propositi per il nuovo locale c’è un ritorno all’essenziale, oltre alla sua presenza fissa in cucina a dare anima alla proposta gastronomica per soli sedici coperti che durerà 4 anni, quanto il contratto di affitto che ha stipulato: se si inizia a ripetere ogni giorno le stesse cose, in maniere automatica e senza passione, dice lo chef, non ha più senso farlo.

Il piatto di Kobe Desramaults per LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Il piatto di Kobe Desramaults per LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

A Paestum Kobe Desramaults ha deciso di far la spesa visitando un’azienda agricola e casearia. Ne viene fuori un piatto gustoso, equilibrato e complesso al tempo stesso: cubetti di mozzarella, polvere di capesante essiccate, fave fresche, asparagi, limone, crema di ricotta e acciughe. Spunti acidi ben compensati dal siero della mozzarella. “Domandatevi ogni giorno se quello che fate vi piace e fate questo lavoro, quello dello chef, per amore del cibo e delle persone per ci cucinate, non per moda o capriccio”. Parola sante.

di Amelia De Francesco

altri articoli