30 Settembre 2015

Dievole a Le Strade della mozzarella

Italia, Toscana, Dievole.
 
È un luogo, Dievole, dove il tempo scorre a due velocità: una lentissima che si percepisce nei silenzi e si legge negli alberi che circondano la Villa e una vivace e operosa. Dietro la chiara geometria dei vigneti e la calma imperturbabile che circonda gli ulivi, infatti, l’attività è instancabile. È un dialogo costante tra natura e uomo che nei secoli non si è mai interrotto rendendo famoso questo angolo di Toscana come un piccolo paradiso terrestre.
 
Il motivo lo spiega il nome stesso. La radice del nome Dievole infatti si perde nei secoli e, come si legge nei primi documenti datati 1090 d.C., si può far risalire al latino medioevale e al significato “Dio vuole” …
E doveva essere proprio la volontà di Dio, agli occhi dei primi coloni, a rendere così accogliente e preziosa questa terra, tanto che mai è rimasta abbandonata.
 
Generazione dopo generazione la bellezza di questo luogo non è mai davvero cambiata e il 2012, senza stravolgere nulla, ha dato inizio ad un lento e inarrestabile processo per far risaltare l’identità più profonda di questi luoghi.
 
La parola chiave a Dievole è “rispetto”. Rispetto per la storia passata ma anche per quella recente, per il territorio – la terra, la vite, gli ulivi – e soprattutto per tutti gli uomini e le donne che a Dievole lavorano con entusiasmo e dedizione.
Con questo approccio coraggioso che punta a valorizzare la realtà, il team di professionisti ha iniziato a Dievole un percorso di evoluzione che è partito dall’ascolto.
 
Per fare questo è stata messa insieme una squadra di esperti in vigna e in cantina che hanno studiato il terroir, i vigneti e i vini. Sono l’enologo Alberto Antonini supportato dall’enologo in house Giovanni Alberio, e l’agronomo Lorenzo Bernini.
 
Dievole vigneti 2014-15
 
“La nostra missione è interpretare al meglio le grandi potenzialità di Dievole” spiega Alberto Antonini.
 
Ma non solo. Anche l’Olio Extravergine di Oliva è parte dei valori dell’azienda e Dievole ha designato l’oleologo Marco Scanu per svilupparne la produzione.
 
E proprio nel segno del “rispetto” e in perfetta sintonia con il luogo, il team di Dievole ha deciso di puntare – ancora – sul Sangiovese quale vitigno principe della Toscana, e sul Chianti Classico DOCG come denominazione del territorio. Parallelamente, in un paesaggio come quello toscano punteggiato da ulivi, non poteva mancare una produzione di eccellenza di olio extravergine di oliva.

 
Panoramica 2 ritoccata

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