Un avvio di stagione che ha fatto temere. Pioggia e grandine stavano per mettere a rischio le produzioni, ma il particolare micro clima che si verifica sul Monte Somma, nel Parco Nazionale del Vesuvio, è riuscito a difendere le coltivazioni del Pomodorino del Piennolo DOP.
Dalla metà di luglio finalmente un forte sole. Arriviamo così felicemente alla raccolta di questo straordinario pomodoro campano, unico e fortemente legato al suo territorio. Piccolo, dalla buccia coriacea cresce sui suoli vulcanici del Vesuvio, in pendenza. Non ama l’irrigazione eccessiva e concentra sali minerali e zuccheri.
Il risultato è un pomodoro dolce e sapido con una nota acida delicata e rinfrescante.
Il grande tenore di zuccheri e la loro particolare struttura permettono di conservarli per molti mesi raccolti a formare un grappolo, un “piennolo” in locali ben arieggiati ed asciutti.
Il loro gusto, essiccandosi infatti in maniera naturale, si concentra ancora di più e saranno sufficienti una decina di pomodorini per preparare uno spaghetto al pomodoro per due persone.
Solo in estate è possibile gustarli appena raccolti magari in una caprese eccezionale anche con la varietà gialla, poi per tutto l’anno, invasati, diventeranno un ingrediente fondamentale per la nostra cucina.
Un ingrediente antico nelle origini e contemporaneo nell’utilizzo, richiede infatti solo pochissimi minuti di cottura per diventare il condimento dei nostri primi piatti.
Pomodoro del Piennolo DOP dell’Orto di Lucullo.